fuck the crowd


Mustard Pimp – Catch Me
ottobre 15, 2011, 6:18 PM
Filed under: electro, noise, techno | Tag: , ,

Ritornano gli assai eclettici Mustard Pimp, duo indomito sempre in equilibrio fra più mutazioni di genere, efficaci nello spaziare fra elettronica, metal, rock, hip hop ed altre contemporanee influenze. “The Baron” ed “eKa” (questi i personali moniker della coppia) sono insomma protagonisti perfettamente nella parte – per Steve Aoki – anche in questa occasione imponendosi in maniera chiara e decisa, approntando in “Catch Me” (e con l’apporto di Alec Empire) un urticante siparietto anorco-digitale, veemente nelle sequenze techo-indotte e riottose. Particolarmente riuscito il remix di Dj Attention, a 130 bpm e in tonalità 2A, anche se questa volta noi abbiamo osato la carta d’un particolarissimo remix techno, molto più veloce, mischiato – come adesso sembra possibile – in un dj-set electro. Protagonisti in questo caso sono Ant & Rowland The Bastard, artefici d’un suono acido, brutale e iper-reattivo. Anche Kanji Kinetic supera abbondantemente la soglia dei 140 bpm, con iperboli digitaliste e spezzagambe, condite da vocal espliciti. È la volta dopo di Counterstrike e in ultimo di Cooh, esponenti dal suono altrettanto schizoide, annichilente e propulsivo. Il remix degli Access Denied – invece – è in free download e potete scaricarlo QUI.

Mustard Pimp – Catch Me

Mustard Pimp feat. Alec Empire – Catch Me [Access Denied Remix]



Atari Teenage Riot – Black Flags Remixes
ottobre 3, 2011, 6:46 am
Filed under: dubstep, electro, noise | Tag: , ,

Abbiamo appena recensito l’album degli Atari Teenage Riot, dal quale è stata estratta questa “Black Flags”, non possiamo quindi esimerci dal segnalarvi anche il singolo ed i remix, soprattutto se questi ultimi sono poi così efficaci e ben congegnati, assolute delizie oltranziste e dance-elettroniche. Partiamo dal Taku Remix, riottoso adattamento dubstep, digitalissimo e contemporaneo, per arrivare poi al Bais Haus Remix, più sognante, sintetico e decadente nella lunga intro, poi altrettanto veemente, decostruito ed urticante, così come non lontano per bpm, genere ed eccessi, è anche il remix a firma Muffler. Non il tipo di cose che useremmo noi in pista ma assolutamente d’altissima qualità. Il rework scelto per essere passato invece è il Tony Senghore remix, summa di wickedness epica e sarabande old skool house, gemma assoluta per compostezza orgiastica, trasalimenti e ibride suggestioni. Assolutamente avvincente è anche il Nom Da Strip Remix, del cespo forse il più regolare (per quanto si possano dire regolari dei remix ricavati dall’ultima fatica del combo di Alec Empire). Dicono gli Atari Teenage Riot a proposito di “Black Flags”: “ci sembra d’essere in movimento verso una società in cui certe persone sono di sopra della legge e altri non lo sono…c’è una guerra di classe in corso e sono i ricchi che la stanno conducendo…questo squilibrio è la causa di maggior crimine e violenza”. Non possiamo che essere d’accordo con tutto ma tornando all’elettronica è doveroso sottolineare anche il buon esito dell’altra incisone, “Activate”, rispettivamente affidata ai trattamenti di Whiite, Dan Oh e Audiofun. È il remix di quest’ultimo ad entrare in scaletta e nella prossima Wicked Style playlist, pantagruelico rifacimento a 127 battute al minuto e in tonalità 9A.

Steve Aoki & Atari Teenage Riot LIVE – Black Flags (Tony Senghore Remix)



Atari Teenage Riot – Is This Hyperreal?
settembre 7, 2011, 2:54 PM
Filed under: electro, noise, techno | Tag: , ,

Non hanno bisogno di troppe presentazioni gli Atari Teenage Riot, combo berlinese assai noto per un crossover urticante in bilico tra hardcore punk e sperimentalismi techno, ensemble scioltosi nel 2000 e ricostituito nel 2010, adesso “amabilmente” coertato dalle proposte di Steve Aoki, head honcho della Dim Mak, uno che egualmente – da versanti assolutamente diversi – riflette bene sulle persone con le quali accompagnarsi. L’album è prodotto, mixato e registrato negli Hellish Vortex studios di Berlino dall’ineffabile Alec Empire, assieme a Nic Endo e al nuovo acquisto CX Kidtroni (Saul Williams degli Nine Inch Nails), formazione che certo non si trattiene nell’impastare nervose ed ultra-sintetiche sequenze, urticanti e digitalissime, dalle fogge post-cyberpunk che nulla concedono a nuovi revisionismi. Se l’aplomb anarco-declamatorio e l’impianto rumorista rimangono invariati, non è una sorpresa che questi tipacci possano tornar buoni per una nuova generazione di sovversivi. Ci si muove in un mondo sull’orlo del collasso in “Is This Hyperreal?”: si possono amare o odiare gli Atari Teenage Riot, comunque non è gente che si può ignorare.

Atari Teenage Riot  – Blood In My Eyes

Atari Teenage Riot – Activate